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Pietra litografica per stampare le lattine d’olio

Questa matrice litografica monolitica in calcare è stata utilizzata fino agli anni '60 per la stampa delle lattine d'olio prodotte dalla ditta Monini di Spoleto. Le matrici litografiche in pietra furono ampiamente adottate tra il XVIII e il XX secolo per la stampa di immagini e testi su diversi supporti, tra cui carta e metallo. La litografia si basa sulla repulsione tra acqua e grasso per trasferire un'immagine dalla pietra al materiale finale. In questo caso, è stata impiegata una variante della stampa litografica denominata litografia a trasferimento, che permetteva di stampare l'immagine anche su supporti metallici non piani. Questo metodo prevedeva l'utilizzo di un supporto di trasferimento per raccogliere l'immagine dalla pietra litografica e applicarla successivamente sulle lattine d'olio. La litografia a trasferimento offriva una maggiore flessibilità nel processo di stampa e consentiva di preservare la pietra originale.

Con il passare del tempo, la tecnologia di stampa si è evoluta e le matrici litografiche in pietra sono state sostituite da lastre di metallo e materiali sintetici più leggeri e resistenti. La stampa offset, una variante della litografia che impiega un cilindro per trasferire l'immagine dalla lastra litografica al supporto finale, ha contribuito a migliorare ulteriormente la qualità di stampa e la precisione dei dettagli. Tuttavia, la matrice litografica in pietra rimane un elemento importante nella storia dell'arte della stampa e della produzione industriale, testimoniando l'evoluzione delle tecniche di stampa e il loro impiego nella realizzazione di prodotti di consumo.

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