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L'OLIO COME FONTE DI LUCE

Scendendo una ripida e stretta scala ci troviamo in uno degli ambienti più suggestivi della struttura.
Una vecchia cisterna che è stata completamente ristrutturata per permettere l'esposizione di quelli che sono i veri gioielli del museo: le lucerne, un centinaio di reperti provenienti da tutte le parti del mondo.

Uno dei primi utilizzi dell’olio d’olive è stato senz’altro quello della produzione di luce, e le prime lampade, utilizzate dai cavernicoli erano delle semplicissime cavità scavate nella pietra.
La prima lampada prodotta su scala industriale fu quella “Cananea” e che rimase in produzione nel medio oriente praticamente immutata dal tempo di Mosè fino ai primi secoli dopo Cristo.
Essenzialmente si tratta di un semplice piatto, al quale era pizzicato un bordo al fine di realizzare un’ansa dove poter inserire uno stoppino in cotone o altra fibra.
Il problema principale di queste lampade era la necessità di proteggere l’olio dalle impurità che potessero accidentalmente cadere nella lampada e di evitare che ne potesse uscire l'olio in essa contenuto.

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